IG: opportunità per i territori
A cura di Fabrizio De Filippis, Cristina Vaquero-Piñeiro
La qualità e la sua certificazione nei confronti di consumatori sempre più consapevoli ed esigenti è molto importante in campo agroalimentare. Nel caso dei beni alimentari la qualità spesso rimanda all’origine dei luoghi di produzione e alle “ricette” produttive che in essi si sono consolidate nel tempo. Il contenuto di informazione associato all’origine di un prodotto è tanto maggiore e tanto più preciso quanto più specifica e ben definita è l’area di provenienza del prodotto; ma per un Paese come l’Italia, produttore ed esportatore di eccellenze alimentari riconosciute nel mondo, anche la semplice indicazione del made in Italy ha un valore economico. Da alcuni anni a questa parte, anche grazie al lavoro svolto da istituzioni come Ismea, da fondazioni quali Qualivita, da associazioni di Consorzi di tutela come oriGIn Italia e da associazioni sindacali come Coldiretti, il tema della qualità e dei suoi legami con l’origine dei prodotti è diventato cruciale, facendo breccia anche nell’Unione europea, sia pure con approcci molto differenziati tra i diversi Stati membri, e sfociando in un sistema molto articolato di Indicazioni Geografiche (IG). Tutto ciò ha generato un interesse crescente da parte degli studiosi nei confronti della qualità associata all’origine geografica a alla sua certificazione tramite il sistema IG, sollecitando risposte alle molteplici domande di ricerca che esso genera sul fronte della teoria economica e dell’economia applicata, del diritto, del commercio internazionale, dello sviluppo locale e delle relative politiche. Questo interesse ha contagiato anche il Dipartimento di Economia dell’Università Roma Tre, dove da qualche anno è attivo un gruppo di ricercatori che lavorano e pubblicano sul tema delle IG, con particolare enfasi sulla valutazione dei loro effetti socio-economici nelle regioni d’origine in Italia e all’estero.
Obiettivo della ricerca
Dare risalto alle maggiori linee di ricerca attive ed evidenziare i punti di forza delle IG nell’ambito dello sviluppo locale delle aree rurali
Focus analisi
Valutazione degli effetti socio-economici delle IG nelle regioni d’origine in Italia e all’estero attraverso l’uso di metodi quantitativi che permettono di analizzare in modo dettagliato e disaggregato i meccanismi presenti nelle singole aree di produzione
Principali risultati
Gli studi dimostrano che le IG sono un fattore di successo per la produzione agroalimentare e per lo sviluppo locale dei territori, questo conferma il legame tra bene agroalimentare e luogo di produzione Il potenziale, riguarda non solo per i comparti coinvolti ma anche lo sviluppo sostenibile delle aree rurali
Suggerimenti
Viene raccomandata particolare attenzione ai futuri legami tra la tutela della qualità e le risposte che verranno date alle sfide odierne tra cui la sostenibilità e la transizione verde oltre a suggerire ulteriori approfondimenti del ruolo delle IG a sostegno dei territori nel contesto internazionale