Il Gazzettino di Treviso
Un sito internet battezzato www.prosecco.wine dove si pubblicizzano e vendono bottiglie di vino che poco hanno a che spartire con la Marca e le sue gloriose bollicine. E’ lo scenario, neppure tanto remoto, configurato dalla prossima asta dei domini web, ovvero dai suffissi degli indirizzi con cui ci si muove nell’universo virtuale della rete globale. L’Icann (Internet corporation for assigned names e numbers), organismo misto pubblico – privato con il compito di regolamentare e gestire questo particolare ambito, si appresta a metterne all’asta una nuova informata. Tra i tanti, a suscitare preoccupazioni nella nostra zona sono quelli legati al mondo dell’enologia, come appunto wine o vin.
Come un po’ in tutta Italia, viticoltori e produttori trevigiani si sono mossi per cercare di scongiurare il rischio che questi domini se li aggiudichino soggetti pronti a mettere sul mercato prodotti non legati al territorio, ingannando i consumatori meno preparati e aggirando le norme sulla tutela d’origine. Già oggi ci sono siti che smerciano vini (ed altro) non “originali”, ma questi nuovi domini finirebbero per moltiplicare il problema di conferire ai nuovi tentativi un’ulteriore patente di finta ufficialità. II Consorzio Doc: «Pericolo da scongiurare con l’aiuto di altri Paesi»