La viticoltura di precisione vola oltre i droni: oggi nel settore l’evoluzione tecnologica di ultima generazione si chiama Mecs-vine ed è un sensore brevettato per produrre mappe di vigore vegetativo estremamente dettagliate. Una novità assoluta presentata dal Consorzio Agrario di Treviso e Belluno, ospite della giornata dimostrativa di “Vite in campo”, rassegna promossa da Condifesa Treviso in collaborazione con i Consorzi di tutela Prosecco DOP, Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOP, Asolo-Prosecco DOP e il Crea, che nei vigneti dell’azienda Collalto a Susegana ha portato un campionario di ottanta soluzioni tecnologiche al servizio della viticoltura sostenibile.
Mecs-vine (Micro environment and Canopy sensor) è un sensore, sviluppato dall’azienda Casella e commercializzato in esclusiva nella provincia di Treviso dal Consorzio Agrario, che consente al viticoltore di ottenere in totale autonomia, grazie ad uno speciale software integrato, informazioni molto precise sullo stato del proprio vigneto. Agganciandolo a un trattore e trasportandolo lungo i filari, il sensore effettua una “radiografia” del vigneto elaborandone una mappa del vigore vegetativo: sulla base di questa mappa, il viticoltore può quindi eseguire operazioni colturali mirate (irrigazione, concimazione, trattamenti, ma anche vendemmia), distribuendo l’esatta quantità di acqua o elementi nutritivi in base al vigore vegetativo delle diverse aree del vigneto.
Rispetto alle mappe realizzate con telerilevamento mediante i droni, lo strumento offre al viticoltore la possibilità di agire in totale autonomia, senza l’ausilio di terzisti che elaborano i dati raccolti dal drone, e soprattutto garantisce un’estrema precisione di dettagli: mentre, infatti, il drone fornisce una fotografia dall’alto e quindi, mediamente, di soli 40 centimetri della pianta, Mecs-vine monitora l’intero impianto, dalla terra fino alla chioma. Praticamente è come se contasse le foglie, fornendo oltre al volume della vegetazione una serie di informazioni ulteriori come umidità e temperatura delle foglie. Informazioni estremamente dettagliate che permettono un’ottimizzazione del consumo delle risorse (idriche, nutrienti e fitosanitari), con un risparmio delle stesse quantificabile in circa il 30%.
Fonte: La Tribuna di Treviso