Via libera del Ministero delle Politiche Agricole al piano dei controlli per i Vitelloni Piemontesi della Coscia IGP, ultimo atto formale che consentirà a brevissimo l’utilizzo del marchio IGP sull’etichetta dei pregiati tagli di carne bovina di razza Piemontese. Si porta cosi a compimento l’iter di riconoscimento IGP iniziato nel 2009 e ottenuto a livello comunitario nel dicembre 2016 a tutela di un patrimonio unico, storicamente legato al nostro territorio.
Tra alcuni mesi i consumatori potranno trovare il marchio IGP sulle carni di bovini maschi e femmine di razza Piemontese, di età superiore a 12 mesi, che si distinguono per il grande sviluppo muscolare e una massa grassa contenuta rispetto ai capi di tipo comune: una potenzialità genetica esaltata da un’attenta alimentazione che gli allevatori gestiscono nel solco di una tradizione consolidata negli anni. La Piemontese si colloca a pieno titolo come la prima razza autoctona nazionale, presente principalmente negli allevamenti della nostra Regione, in particolare in Provincia di Cuneo. Qui sono 210.000 i capi di Piemontese e 3.600 le aziende impegnate nell’allevamento, sia tradizionale sia legato al pascolamento in alpeggio, che garantisce il presidio delle montagne e dei territori svantaggiati.
Annualmente sono impiegati oltre 9.000 addetti nella Granda per un fatturato che, per il solo allevamento, vale oltre 300 milioni di euro e per l`intera filiera, comprendente la logistica, il trasporto, la mangimistica, la macellazione ed il sezionamento, supera i 600 milioni di euro. Grande soddisfazione è stata espressa anche da Carlo Gabetti, Presidente del Coalvi, l`Ente proponente dell`IGP, a capo del Comitato che raggruppa tutte le maggiori Associazioni del settore zootecnico piemontese.
Fonte: BraOggi