Libero
Operazione in grande stile, portata a termine dal Corpo forestale dello Stato pressoché in tutta Italia. E che dimostra come, nonostante negli anni sia sostanzialmente aumentata la sensibilità di produttori e consumatori in ordine alla qualità e alla genuinità dei prodotti da mettere in tavola, ancora tanto ci sia da fare per scoprire ed estirpare gli «avvelenatori» in servizio permanente effettivo. Questa volta gli investigatori hanno controllato carni che quotidiananiente vengono consumate dagli italiani: in particolare vitelli e suini, di quelli destinati – loro malgrado, per la verità – a trasformarsi in bistecche e insaccati. E però proprio i detective del cibo hanno scoperto come le carni degli animali in questione venissero «gonfiate» con specifici farmaci e ormoni, il cui utilizzo è naturalmente vietato. In ogni caso, proprio il Corpo forestale dello Stato di Mantova e Reggio Emilia ne hanno sequestrato migliaia di confezioni, per un valore di oltre un milione di euro. In aziende del Mantovano, e poi in Emilia Romagna, in Lombardia, e ancora in Piemonte, Veneto, Liguria, Campania e Sardegna. Tutta Italia, come detto. Anche se il fulcro dell’attività illegale era comunque Pegognaga, località del Basso Mantovano.
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