Vini, la Toscana tra le regioni leader in Italia per investimenti e conquista di nuovi mercati
Gli investimenti in Toscana attorno al vino non si fermano ed è curioso perché si può partire parlando di denominazioni meno sotto i riflettori, come Montepulciano che sta affermando una sonora rinascita e una crescita d’investimenti importante negli ultimi anni. Proprio nella terra del Poliziano recentemente è arrivato l’ok definitivo al testo del Disciplinare del Vino Nobile di Montepulciano “Pieve”, la nuova tipologia della prima Docg d’Italia che sarà in commercio dal 1° gennaio 2025 con l’annata 2021.
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Sono infatti circa 400 i milioni di euro investiti negli ultimi 20 anni e che arrivano alle 76 aziende vitivinicole di Montepulciano per interventi in cantina o nei vigneti al fine di migliorare la produzione di Vino Nobile di Montepulciano.
Una media di 4,7 milioni per impresa vinicola per interventi di varia natura: dal restyling della cantina, a miglioramenti dei vigneti, passando per la tecnologia in campo e in cantina fino alla sostenibilità ambientale. Il dato più interessante che emerge dall’indagine compiuta sui propri associati dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, è che il 42% delle aziende produttrici sono nate o hanno cambiato il proprietario negli ultimi dieci anni, il che significa che nuovi investitori hanno individuato Montepulciano e il Vino Nobile come obiettivo dei propri interessi economici.
Proprietari provenienti da fuori regione (il 60%), ma anche da Montepulciano (il 25%), mentre il 15% degli investitori degli ultimi dieci anni ha passaporto straniero. Spostandosi verso la costa, continua la corsa della Bolgheri DOP con la caccia all`ettaro vitato.
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Fonte: Il Tirreno