Banfi ottiene la certificazione Equalitas per il vino sostenibile, un traguardo raggiunto insieme a CSQA grazie a numerose iniziative sostenibili sul territorio
In attesa dell’ultimo step operativo che doterà l’Italia – primo Paese europeo – di uno standard di sostenibilità unico e pubblico per il settore vitivinicolo, alcuni dei grandi produttori italiani proseguono il proprio percorso green con risultati importanti. Secondo una recente indagine di Wine Intelligence su un campione di 17mila intervistati in 17 Paesi, i vini prodotti in modo sostenibile sono al secondo posto tra 13 “nuove” tipologie produttive che offrono maggiori opportunità di crescita, dietro solo ai biologici.
Tra i Paesi con una maggior sensibilità dei consumatori verso i vini sostenibili, gli Stati Uniti, la Germania e il Regno Unito – che rappresentano anche la top 3 della domanda di vino italiano. Tra le aziende più attive in tema vino sostenibile c’è la cantina storica Banfi, leader del territorio di Montalcino, che ha ottenuto la certificazione Equalitas, lo standard più diffuso tra i sistemi di gestione della sostenibilità per il settore enologico, a seguito dell’audit di CSQA Certificazioni. Pioniera della sostenibilità, uno dei valori fondanti dell’azienda, oltre che elemento autentico ed emblematico del proprio percorso, Banfi ha instaurato un equilibrato e proficuo rapporto con il territorio e una genuina interazione con i propri collaboratori e con le istituzioni.
“Abbiamo iniziato a pensare e lavorare in modo sostenibile in tempi impensabili – ha dichiarato Cristina Mariani-May, proprietaria e CEO di Banfi – quando ancora non era un trend. Il nostro prodotto viene dalla terra, sappiamo perfettamente che il nostro successo va di pari passo con il rispetto per l’ambiente. Le numerose ricerche effettuate fin dai primissimi anni ’80 (Banfi è stata fondata nel 1978) in collaborazione con le più importanti Università e Centri di Ricerca italiani, ma non solo, ci consentono di rispettare totalmente il territorio in cui operiamo e di produrre vini di alta qualità. Il conseguimento della certificazione Equalitas è un traguardo naturale, un segno di rispetto per tutti gli estimatori dei pregiati vini Banfi nel mondo”.
L’ottenimento della certificazione Equalitas per Banfi segue quella del Bilancio di Sostenibilità 2020, sottoposto all’attività di limited assurance secondo lo standard ISAE 3000 Revised.
Un passaggio importante dato che il Bilancio è uno dei tratti distintivi dello standard Equalitas, insieme con:
- Buone pratiche e indicatori economici, ambientali e sociali integrati tra loro e ciascuno declinato in base alle più evolute esperienze disponibili;
- Sistema di Gestione: ove l’impresa è portata ad integrare la sostenibilità nelle sue dinamiche gestionali, operando in ambito di autovalutazione in primis;
- Certificazione di parte terza: che garantisce il consumatore circa la trasparenza nella gestione degli obiettivi di sostenibilità, ma stimola anche l’impresa a un lavoro continuativo ed efficiente;
- Marchio collettivo che permette di comunicare al consumatore e al mercato.
“La certificazione Equalitas rilasciata a Banfi – ha dichiarato Pietro Bonato, AD e direttore generale CSQA – rientra in un ampio progetto di sostenibilità i cui valori sono da sempre fortemente sostenuti sia da CSQA sia dalla storica azienda vitivinicola ilcinese. Equalitas è uno standard volontario certificabile e ha l’obiettivo di aggregare le imprese del settore vitivinicolo per una visione omogenea e condivisa della sostenibilità, secondo i tre pilastri: sociale, ambientale ed economico. Un approccio olistico che coinvolge tutte le fasi della filiera produttiva ove la sostenibilità rappresenta un asset e il filo conduttore fondamentale per aziende lungimiranti. A Banfi il nostro plauso per aver scelto di adottare questa certificazione e coglierne i molteplici aspetti positivi a beneficio di clienti, stakeholder, consumatori e mercato”.
A cura della Redazione
Fonte: Consortium 2021_03