Vino Nobile di Montepulciano anche la DOP diventa vegan. Anche la prima Docg riconosciuta in Italia nel 1980, il Vino Nobile di Montepulciano DOP, ha un suo vino Vegan. Dal 2015 infatti l’azienda Villa Sant’Anna, condotta da Simona Fabroni Ruggeri e dalle sue due figlie, ha messo nel mercato la prima etichetta «vegana» sul Vino Nobile 2012. Un percorso che continua e che, anzi, vede crescere la richiesta di bottiglie. «È stata un’idea nata dai viaggi di lavoro soprattutto all’estero — spiega la produttrice di Montepulciano — dove spesso capitava alle degustazioni che ci chiedessero se avevamo vini certificati vegani e così abbiamo deciso di rivolgerci a un ente di certificazione per capire come dovevamo muoverci».
L’organismo terzo incaricato dei controlli è Csqa Certificazioni, l’ente che certifica i vini veg Qualità Vegetariana Vegan® – il marchio promosso dall’Avi, l’Associazione Vegetariana Italiana – e l’ente che nel 2015, dopo un percorso di verifiche durato circa due mesi tra analisi e interviste al produttore, ha rilasciato la prima certificazione per una partita di Vino Nobile di Montepulciano DOP, ma anche di Rosso di Montepulciano DOP. In attesa che il legislatore intervenga per definire le informazioni volontarie relativa alle caratteristiche degli alimenti “ vegetariani” e “vegani” l’AVI grazie alla collaborazione con CSQA ha voluto garantire maggiormente il consumatore tramite la certificazione “Qualità Vegetariana”. Infatti, il marchio Qualità Vegetariana® è stato il primo a offrire una vera e propria certificazione veg in Italia a fronte del Disciplinare definito dall’Associazione Vegetariana Italiana.
Fonte: Il Sole 24 – Agrisole