Il Nordest è sempre più ai vertici del vino italiano. E sono solo come qualità o riconoscimenti Unesco. Le aziende del settore tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, complice il boom del prosecco degli ultimi anni, hanno scalato i vertici dal punto di vista del giro d’affari e dell’export.
Secondo un’analisi de L’Economia del Corriere della Sera, il gruppo vicentino Zonin 1821, partecipato al 36% dalla 21 Invest di Alessandro Benetton, si è piazzato al quinto posto in Italia in termini di fatturato con 202 milioni nel 2018 (stabile sul 2017, 51 milioni di bottiglie e quasi duemila ettari di vigneti proprietà), subito sopra alla veneziana Casa Vinicola Botter Carlo & C. (partecipata al 22,5% da Idea Taste of Italy, fondo del gruppo De Agostini, 88,5 milioni di bottiglie vendute) che ha segnato 195 milioni di giro d’affari, in crescita rispetto ai 179 del 2017 grazie soprattutto al buon andamento dell’Italia (+ 29%) ma sempre ai vertice della classifica per ricavi all’estero; il 95% del totale. E c’è sempre l’idea di approdare alla Borsa.
Al decimo posto di questa classifica c’è il gruppo Santa Margherita della famiglia Marzotto, altra realtà veneziana (Fossalta di Portogruaro) che ha registrato 177,4 milioni di fatturato nel 2018 contro i 168,7 dell’anno prima, grazie soprattutto al mercato italiano anche se la quota d’export rimane oltre il 66%.
Fonte: Il Gazzettino