L’Italia del vino si appresta quest’anno a superare per la prima volta i 6 miliardi di euro di saldo di una bilancia commerciale strutturalmente attiva, sebbene nel primo semestre la crescita (+3,3%, a circa 3 miliardi di euro) sia meno vigorosa rispetto al passato e il prezzo medio registri un calo significativo specie nell’area UE.
Volano le vendite nei Paesi Terzi oggetto di trattati di libero scambio (Giappone, Canada, Corea del Sud), mentre l’incremento negli USA è inferiore alla media del mercato e in Cina si affacciano gli sprkling, unica tipologia segnalata in crescita nel Dragone.
E’ quanto emerge dall’aggiornamento sul mercato del vino dell’Osservatorio Vinitaly- Nomisma Wine Monitorin, che ha analizzato i dati semestrali export a fronte Istat e le performance della domanda extra-UE a base doganale nei primi sette mesi del 2019.
Fonte: Industrie delle Bevande