Sarà una buona annata, almeno a livello di uve, ma più scarsa per quantità. Le previsioni di Coldiretti sulla vendemmia in Lombardia stimano una produzione in calo del 13% per la stagione 2016 rispetto allo scorso anno. Nel complesso, le vigne regionali metteranno in bottiglia circa un milione 188mila ettolitri, tra vino e mosto. Colpa del maltempo: nelle province di Bergamo e di Mantova le piogge persistenti hanno segnato un calo generalizzato del 10%, che nelle aree tempestate dalla grandine tocca picchi del 40%. Una produzione quasi dimezzata. La speranza ora è in un settembre partito con il piede giusto a livello meteorologico.
A livello regionale, viene confermato il trend rilevato nella prima settimana di agosto, alla vigilia della partenza della vendemmia a livello nazionale a Coccaglio, nel Bresciano, con le uve da spumante della Franciacorta», osserva il presidente di Coldiretti Lombardia, Ettore Prandini. I primi giorni di settembre, complice l’escursione termica equilibrata tra giorno e notte, dovrebbe garantire una buona qualità delle uve del Mantovano e della Valtellina, di Oltrepo e Franciacorta, di Lugana e San Colombano. L’ultimo polso arriverà dalla provincia di Sondrio, che raccoglie le uve da rosso a metà ottobre, finora con previsioni in linea con il 2015. La Lombardia sta scommettendo sulla propria produzione vitivinicola, una filiera che dà lavoro a 30mila persone circa e occupa 20mila ettari di campagna coltivata a vigneto. Il vino poi è una merce ricercata sui mercati internazionali: vale 280 milioni di euro circa ogni anno l’export di etichette lombarde, che finiscono sulle tavole degli Stati Uniti, di Gran Bretagna, Svizzera, Canada e Giappone. Anche l’anno scorso, stando alle stime di Assoenologi, la Lombardia aveva registrato una produzione in calo.
Fonte: QN – Il Giorno