Dall’indagine dell’Osservatorio Mercati terzi emerge la grande preferenza accordata dai Millenials USA al vino italiano, il primo per preferenza tra quelli esteri. Un quadro che aggiunge potenzialità al nostro primo mercato di export in valore. Gli Stati Uniti – ha detto Denis Pantini, direttore area Agroalimentare di Nomisma – non sono per nulla un mercato maturo per i vini italiani».
Questa afferanazione sul primo mercato di esportazione in valore per i prodotti enologici italiani, per certi versi sorprendente, è scaturita dall’indagine sulla percezione del vino italiano negli USA e la promozione nei Paesi Terzi a cura del nuovo «Osservatorio Mercati terzi» di Business Strategies/Nomisma-Wine Monitor presentata durante il Vinitaly.
«Negli USA – ha dettagliato Pantini i consumi di vino si concentrano in 5 Stati per il 41% del totale. Inoltre gli enoappassionati su 350 milioni di abitanti sono solo il 44%. 1 vini di importazione pesano sul totale dei consumi, per poco più del 30% (in volume). Infine, il vino incide per appena il 10% tra le bevande alcoliche, con la birra all’80%».
Fonte: L’Informatore Agrario