Pur non facendo parte della cultura gastronomica del Paese, il successo del vino in Giappone arriva da lontano, dagli anni Settanta. Da allora, tra alti e bassi, la crescita dei consumi enoici nel Paese è stata costante, fino al picco clamoroso del 1998, cui sono seguiti diversi anni di assestamento. Fino al 2010, quando la ripresa economica è coincisa con la ripresa del mercato del vino, che ha portato i consumi a quota 317 milioni di litri nel 2014, con le importazioni che, nel 2015, hanno toccato i 205 milioni di litri.
Numeri che fanno del Giappone un mercato appetibile, ma c’è da fare i conti con la Francia leader sia in termini di volumiche di valori (con il 28% ed il 43% delle quote), e con il Cile, che ha affiancato nei volumi la stessa Francia, e superato in valore, con il 16%, l’Italia, in terza posizione.
Fonte: Wine News