Riccardo Ricci Curbastro tira le linee del bilancio di Equalitas – la società per la sostenibilità di cui è presidente – a un anno dalla sua nascita: «Equalitas ha già raccolto adesioni da diverse aziende che hanno avviato il percorso di adeguamento al modulo “azienda sostenibile” ma anche al modulo “prodotto sostenibile” con l’intenzione di ottenere la certificazione e poter quindi utilizzare il marchio entro il 2017. Si tratta indubbiamente di un percorso impegnativo su un tema particolarmente delicato quale quello della sostenibilità che non può essere improvvisato o sottovalutato: richiede attenzione, dedizione e tempo per essere applicato in modo concreto, oggettivo e credibile».
Equalitas, la cui direzione tecnica è affidata a Maria Chiara Ferrarese, è una certificazione volontaria per i produttori, nata dalla rete fra Federdoc, Unione Italiana Vini, Csqa, Valoritalia, 3A Vino e Gambero Rosso. I pilastri per ottenere lo standard sono tre (sociale, ambientale ed economico) e valutano aspetti come biodiversità, consumi, impronta carbonica, gestione fitosanitaria, interazione con le comunità locali. Il Prosecco vuole scrollarsi di dosso le polemiche sull’uso di agenti dannosi per l’uomo e l’ambiente: i fitofarmaci sono quindi vietati nei vigneti certificati, con esclusione di quelli a bassa classe di pericolosità che vengono tollerati.
Un passo importante di Equalitas è stata la creazione di un modulo specifico per le aziende a Denominazione di Origine che è applicabile ai diversi territori. «È un modulo rivolto ai Consorzi di tutela che intendono implementare un sistema di gestione della sostenibilità della Denominazione – spiega Ricci Curbastro – Questo modulo ha trovato un notevole interesse da parte dei principali Consorzi di Tutela che hanno già avviato una specifica progettualità finalizzata alla certificazione Equalitas “Denominazione per la sostenibilità”: si tratta dei Consorzi Prosecco, Franciacorta, Nobile di Montepulciano e Lambrusco».
Fonte: Gambero Rosso