I consumatori sono passati da 34 milioni del 2005 ai 32,2 milioni del 2015 (-5%) e i consumi di bevande alcoliche (vino, birra e spirits) da 31,1 a 22,9 milioni di ettolitri (-25%), sempre più a cena che a pranzo, con una diminuzione anche della frequenza media di consumo, da 4 volte a settimana del 2011 a 3,6 del 2015. Sono alcuni dati di una recente ricerca Nielsen per Federvini,oggi in assemblea a Roma, che allo stesso tempo descrive un quadro in cui sono tornati a crescere i consumi fuori casa, e si è consolidato l’approccio “mediterraneo” al consumo di vino e alcolici, visto che crescono le persone che dicono di bere per accompagnare il pasto (74%) e perché gli piace assaporare e degustare le bevande (60%).
Ancora, in Italia l’84% delle persone afferma che sia forte la cultura enogastronomica mediterranea, che vede nel bere ai pasti uno dei suoi “pilastri”. E cresce il numero delle persone (83% sul 73% del 2011) che ritengono che bere in eccesso e perdere il controllo sia sbagliato e fuori moda. E per limitare quei comportamenti sbagliati nell’approccio al vino e alle bevande alcoliche, che pure esistono, l’85% degli italiani sostiene che sia più utile investire nella formazione alla cultura del bere, che puntare sulla logica del divieto.
Fonte: WineNews.it