Le stime della produzione di vino per il 2021 sono di 45 milioni. Quest’anno le aziende dovranno fare i conti di ettolitri: calo di 5 milioni rispetto al 2020 pure con la scarsità di manodopera stagionale
Produzione in leggero calo, anche a causa dei ritardi nella maturazione al Nord, ma vino di ottima qualità. Italia pronta alla vendemmia 2021. La stagione si preannuncia frizzate: le stime prudenziali parlano di volumi che si attesteranno, salvo sorprese, intorno ai 45 milioni di ettolitri. Vale a dire circa 5 milioni in meno rispetto ai 50 milioni medi degli ultimi anni. La speranza è quella di tornare ai 13 miliardi di fatturato ( di cui 6,2 derivanti da export) pre-Covid. Ma molto dipenderà dalla variabile meteo.
Le 365 mila aziende del settore, segnala Confagricoltura, dovranno fare i conti con gli episodi di grandine, raffiche di vento e nubifragi che hanno colpito in maniera devastante alcuni territori. In altre zone del Paese è invece la siccità a creare grossi problemi, soprattutto al Sud. E poi c’è il problema della mancanza di manodopera. «Dalle strutture territoriali e dalle aziende agricole stiamo ricevendo crescenti segnalazioni di carenze, proprio mentre si entra nel vivo della stagione della raccolta e della vendemmia», spiega Massimiliano Giansanti. «Abbiamo chiesto l’emanazione di un nuovo decreto flussi – ricorda il presidente di Confartigianato – per far entrare in Italia nuovi lavoratori stranieri, e l`ulteriore proroga, oltre il 31 luglio, dei permessi di soggiorno scaduti per consentire ai lavoratori stranieri, che sono già in Italia, di rimanere e lavorare. La pandemia ha acuito le difficoltà ed è poi necessario individuare adeguate soluzioni che non siano dettate solo dall`urgenza e dall`emergenza».
In questo clima, alcune aree del Paese stanno già conoscendo un anticipo di vendemmiata. In Sicilia, ad esempio, dove dai primi giorni di agosto le alte temperature hanno fatto maturare più velocemente i grappoli. La qualità del vino è ottima, i volumi ridotti, ma non dappertutto. La Lombardia, invece, fa i conti con il gelo primaverile e le recenti grandinate, oltre che con la siccità in alcune aree: si stima un 10% di volumi in meno rispetto al 2020, In Franciacorta, dopo alcuni anni di vendemmie anticipate, si è iniziato a raccogliere la scorsa settimana le basi per lo spumante: Pinot Noir e Chardonnay. In Piemonte la qualità si presenta elevata e la quantità in leggero calo rispetto allo scorso anno. Hanno sofferto alcune zone per la grandine, che ha colpito a macchia di leopardo. Nel Roero sono ancora evidenti i segni delle grandinate che hanno distrutto duemila ettari di vigne alcune settimane fa.
I risultati – In Veneto la vendemmia 2021 si prospetta con un ritardo della maturazione di circa una decina di giorni, ma con un`ottima qualità delle uve e una produzione maggiore di circa il 2% rispetto alle altre Regioni. In Trentino la primavera più fredda rispetto al 2020 ha procurato un ritardo nella maturazione dei grappoli di circa 15 giorni: si inizierà a vendemmiare intorno al 28 agosto. In Friuli Venezia Giulia il meteo ha alternato piogge e siccità. La Regione ha attivato un imponente sistema di monitoraggio contro la Flavescenza Dorata, che è in aumento e che arri- va dalla Slovenia. Si conta di iniziare a raccogliere la prima settimana di settembre.
Fonte: Il Messaggero