Gelata ad aprile, siccità a giugno ed effetto ungulati: ecco i tre fattori che hanno portato in Toscana a una produzione di 145 milioni di bottiglie in meno rispetto allo scorso anno, che in termini economici si traducono in 480 milioni di euro persi. Sono alcuni dei numeri presentati da Confagricoltura Toscana, che fanno del 2017 la peggiore annata di sempre in Toscana. Nel 2016 erano stati prodotti 268.649.321 litri di vino, mentre nel 2017 si è scesi a una produzione di 160.649.514 litri, esattamente il -40,37%. Nonostante i risultati negativi in termini quantitativi, l’annata 2017 ha prodotto però delle sorprese positive da un punto di vista qualitativo. Il vitigno sangiovese, che è il più tardivo e con il quale si producono tutti i grandi rossi toscani, beneficiando delle piogge dei primi di settembre, ha prodotto un vino di altissima qualità, equilibrato, con un buon corredo aromatico.
Nonostante ciò il vino non mancherà sul mercato. Al 31 luglio 2017, grazie alla produzione delle annate precedenti, erano presenti nelle cantine della Toscana, circa 5 milioni di ettolitri di vino. Ma l’effetto disastroso del 2017 si farà comunque sentire, si stima un aumento di prezzo di compreso tra il +20% ed il 35%, in relazione alle diverse produzioni.
Fonte: Confagricoltura Toscana