Una vera e propria centrale di vini contraffatti, compresi Chianti Riserva DOP, Vernaccia di San Gimignano DOP e Brunello di Montalcino DOP. L’ennesimo giro di vini toscani taroccati è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Siena durante gli accertamenti sul titolare di una azienda agricola di Montepulciano. Secondo gli investigatori – le indagini sono state coordinate dal pubblico ministero Aldo Natalini – l’uomo aveva organizzato una doppia frode: una usando senza titolo uno storico marchio, registrato da una azienda vinicola di San Gimignano, l’altro attraverso “la contraffazione delle certificazioni di origine qualitativa“. Alla fine, sulla base del materiale raccolto, per lui è scattata una denuncia con l’accusa di contraffazione, alterazione o uso di marchi e contraffazione di indicazioni geografiche e denominazioni di origine di prodotti alimentari.
Le indagini dei finanzieri sono partite durante una semplice visita fiscale, durante la quale sono saltate fuori diverse anomalie. Su una partita di 2.500 bottiglie era stata messa l’etichetta con un marchio di cui i produttori non erano proprietari: oltre alle bottiglie pronte per essere vendute, sono state scoperte anche 51 mila etichette dello stesso tipo. Nel corso delle indagini è emerso inoltre che circa 15 mila bottiglie erano state prodotte ed etichettate falsificando l’indicazione geografica e la denominazione di origine: in particolare era stata messa in vendita una partita di Chianti DOCG 2014 fatta risultare come Chianti Riserva DOCG 2013, e una partita di vino IGT Toscana 2014 frutto invece di una miscela tra un bianco e un rosso da tavola. Quella della Guardia di Finanza è solo l’ultima di una lunga di serie operazioni arati contraffazione organizzate negli ultimi mesi. Nel dicembre scorso, i carabinieri del Nas di Firenze arrestarono tre persone durante una maxi inchiesta su un giro di bottiglie taroccate. Gli arrestati, secondo le accuse, mettevano in commercio vino di bassa qualità, adulterato con l’aggiunta di alcol, spacciandolo per Chianti DOC, Brunello di Montalcino DOCG o Sassicaia.
Fonte: La Repubblica