Braccio di ferro rinviato sine die tra Consorzio Doc Sicilia, Ministero delle Politiche agricole e Terre Siciliane IGP, da una parte, e Duca di Salaparuta (gruppo Illva) dall’altra. Il Consiglio di Stato, causa Covid- 19, ha rinviato l’udienza fissata per il 28 maggio scorso per dirimere una questione vitale per il vino siciliano. Deve decidere se riportare in etichetta i nomi dei vitigni Grillo e Nero d’Avola solo per la Sicilia DOP ed escluderlo per l’IGP Terre Siciliane.
Duca di Salaparuta era riuscita con la pronuncia del Tar Lazio a infrangere il divieto, ma il Consiglio di Stato ha concesso la sospensiva in attesa del pronunciamento di appello. Quindi si va avanti con il diviet odi indicare i vitigni negli IGP. Tutto ok? No. Ad agosto parte la vendemmia in Sicilia e i produttori potrebbero trovarsi spiazzati da una sentenza favorevole a Duca di Salaparuta.
Fonte: Italia Oggi