Vini Etna DOP: il Consorzio sarà guidato da Francesco Cambria di Cottanera che annuncia di avere come obiettivo la DOCG. “Vogliamo continuare quel percorso di promozione e conoscenza dei vini di un territorio tra i più vocati al mondo”. Confermato il direttore Maurizio Lunetta
E’ una delle denominazioni più in voga del momento, per questo l’elezione del nuovo presidente del Consorzio Tutela Vini Etna Doc è sicuramente una notizia di rilievo nel panorama vitinicolo. Sarà Francesco Cambria il nuovo presidente designato per guidare il Consorzio Tutela Vini Etna DOC e puntare alla Docg, una decisione all’unanimità ratificata lunedì 20 dicembre nel corso della prima seduta del nuovo Consiglio di amministrazione eletto dall’Assemblea dei Soci.
“È un incarico che mi rende orgoglioso – afferma il neo presidente, amministratore della cantina Cottanera – e per questo ringrazio tutti i neo consiglieri per la fiducia che hanno riposto nei miei confronti. Il precedente CdA ha posto le basi per un futuro importante della nostra Denominazione. A noi il compito di realizzare quel programma di indirizzo con scelte in grado di migliorare e salvaguardare l’immagine della DOC Etna. ”
Il CdA neoeletto è formato da Seby Costanzo di Cantine di Nessuno, a cui è andata la vicepresidenza del Consorzio, Irene Badalà dell’omonima azienda, Marc De Grazia di Tenuta delle Terre Nere, Federico Lombardo di Monte Iato di Firriato, Marco Nicolosi Asmundo di Barone di Villagrande e Graziano Nicosia dell’omonima cantina. Confermato il direttore Maurizio Lunetta, che ha già ricoperto il ruolo negli ultimi due anni dando quindi continuità al percorso avviato. Consolidamento e rafforzamento della Denominazione, per accrescere la sostenibilità del territorio e rendere operative le scelte strategiche avviate, queste alcune delle priorità della nuova governance. Ma dietro l’angolo l’obiettivo più sfidante e ambizioso per il neo presidente è quello di gettare le basi per il raggiungimento della DOCG per i vini che nascono alle pendici del Vulcano più attivo d’Europa, una denominazione che conta 4,5 milioni di bottiglie prodotte nelle 133 Contrade che tratteggiano un puzzle unico in campo enoico.
Fonte: beverfood.com