Il 44% dei consumatori di vino sarebbe disposto a pagare dal 4% all’8% in più per un vino certificato water footprint, ovvero con certificazione di produzione a ridotto impatto idrico rispetto a uno convenzionale. Questo il risultato che emerge da un’indagine svolta su un campione di consumatori abituali di vino nell’ambito del progetto Varivi (Valorizzazione della Risorsa Idrica per la Viticoltura di Ischia). Altri dati che emergono dall’indagine: il 46% dei consumatori attribuisce grande importanza all’impatto ambientale nella scelta del vino, il 26% indica il consumo di acqua per la produzione come attributo importante nelle scelte d’acquisto.
La ricerca confermerebbe anche una disponibilità a pagare un po’ di più un vino con certificazione water footprint: ciò conferma le conclusioni di altri studi recenti che hanno rilevato l’importanza degli attributi della sostenibilità nelle scelte di acquisto del vino dei consumatori italiani e la capacità di questi attributi di influire sui prezzi. Inoltre rispetto all’indicazione della certificazione in etichetta, risulterebbe più efficace il logo posto sul fronte della bottiglia. I consumatori più sensibili a queste tematiche, sarebbero persone di età maggiore, donne e i consumatori abituali di vino (più volte in una settimana).
Fonte: L’Informatore Agrario