L’ICQRF del Ministero e il Consorzio di Tutela Vini DOC Sicilia hanno sottoscritto nei giorni scorsi un protocollo di sperimentazione finalizzato a verificare la presenza di fosfiti nel vino BIO e ricercare le determinanti causali dei residui di acido fosfonico e etil-fosfonico.
I prelievi saranno effettuati nelle varie fasi di produzione nel vigneto, fino alla maturazione delle uve, ed in cantina, nel corso della vinificazione e dell’affinamento dei vini.
Ciò è particolarmente importante per la filiera vitivinicola biologica, in particolare per la programmazione delle future produzioni. Infatti, a partire dal 1 gennaio 2023 sono state stabilite soglie più restrittive per questi metaboliti.
Nel periodo transitorio, fino al 31 dicembre 2022, diventa quindi essenziale studiare se, come e perché sono presenti fosfiti nel vino #biologico, in modo che gli operatori biologici e gli organismi di controllo potranno adeguare le procedure esistenti.
Fonte: Mipaaf