Blitz di von der Leyen a Montevideo per siglare l’accordo sul commercio tra Europa e i Paesi sudamericani. La premier: “L’Italia non firma se non ci sono garanzie”. Contrario anche Macron. Roma chiede controlli sui prodotti alimentari e compensazioni finanziarie.
“Il traguardo è in vista”. Il primo atto politico della nuova Commissione europea è superare uno stallo durato cinque anni – tutto il primo mandato di Ursula von der Leyen – e chiudere l’accordo commerciale tra Ue e i Paesi del Mercosur, il blocco sudamericano composto da Argentina, Brasile, Paraguay ed Uruguay.
Una mossa in decisa controtendenza rispetto al trend globale, proprio mentre si materializzano barriere agli scambi e dazi all’orizzonte (in particolare quelli, fino al 20%, promessi dal presidente-eletto degli Usa Donald Trump su tutto l’import europeo).
Il viaggio di von der Leyen a Montevideo, la capitale dell’Uruguay dove è in corso il summit del Mercosur, è stato tenuto coperto fino all’ultimo, fino all’atterraggio in Sudamerica. Il blitz, nel momento di massima debolezza politica del presidente Emmanuel Macron in seguito alla caduta del governo di Michel Barnier e dopo mesi di navigazione a vista, prende in contropiede soprattutto la Francia, storicamente la più forte oppositrice di un’intesa giudicata dannosa per il comparto agricolo nazionale.
A spalleggiare Parigi, ieri è però arrivata Giorgia Meloni. A sera infatti, da palazzo Chigi trapela la contrarietà all’accordo da parte del governo italiano. “Non vi sono le condizioni” fanno sapere, precisando che “la firma possa avvenire solo a condizione di adeguate tutele e compensazioni in caso di squilibri per il settore agricolo“.
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Fonte: Il Messaggero