Quanto è affidabile (e verificabile) la tracciabilità nel settore agroalimentare? Mai abbastanza, probabilmente. Perché la garanzia di origine e di percorso di un prodotto è un fatto serio. Che tutela il consumatore, ma anche le stesse aziende che compongono la filiera. È rincuorante venire a conoscenza che enti come il CSQA – l’organismo italiano per la certificazione dei prodotti, socio fondatore di Qualivita e Valoritalia – si adoperino per portare soluzioni innovative proprio in materia di tracciabilità agroalimentare. Una, molto importante, è arrivata giusto qualche settimana fa: si chiama CSQA Choral Trust. Si tratta di una blockchain per le aziende del settore agroalimentare; una tecnologia frutto di un lavoro tra la stessa CsSQA e Euranet, società di consulenza specializzata nei sistemi di gestione che rispetta standard internazionali.
Prima di tutto, abbiamo idea di cosa sia una blockchain? La blockchain è un blocco di informazioni digitali criptate e non manipolabili. Immaginiamola come una lista, in continua crescita, di blocchi di informazioni collegati tra loro, saldi e inalterabili, tenuti insieme da “nodi”. Nel caso specifico della CSQA Choral Trust, le informazioni che costituiranno i blocchi riguarderanno agroalimentare e, messi in sequenza, forniranno una specie di “albero genealogico” per ciascun prodotto agroalimentare. Tali informazioni digitali non potranno essere in alcun modo contraffatte e tratteggeranno con precisione tutto il tragitto di un alimento, o di una materia prima, dal produttore al consumatore.
Fonte: Sala&Cucina