Daniela Pinna, Consorzio di tutela del Vermentino di Gallura DOP: “Produciamo 6 milioni di bottiglie e ora puntiamo al riconoscimento della Riserva”
Il Vermentino di Gallura DOP al centro del villaggio globale. Un vitigno, unica DOCG dell’isola, capace di attirare l’attenzione di un pubblico nazionale e internazionale grazie al palcoscenico della manifestazione “Benvenuto Vermentino“, che domenica scorsa ha chiuso i battenti dopo una decima edizione da applausi.
Ora il passo successivo sarà il riconoscimento sull’etichetta del Vermentino di Gallura DOP Riserva.
“Rappresentiamo un pro dotto numericamente ancora di nicchia, ma dalla grandissima qualità e capace di conquistare riconoscimenti a livello nazionale e internazionale -ha spiegato Daniela Pinna, presidente del Consorzio di tutela del Vermentino di Gallura DOCG -. Abbiamo il metodo classico, i passiti, vendemmia tardiva e puntiamo al riconoscimento del Vermentino di Gallura DOP Riserva.
Produciamo circa 6 milioni di bottiglie con 60 cantine, con in cima le tre più grandi di Monti, Berchidda e Tempio Pausania. Ivini con un affinamento dai 4 a 10 anni diventeranno Riserva e stanno già dando risultati eccellenti”.
“Benvenuto Vermentino” ha saputo conquistare pubblico e critica, dall’alto di una organizzazione perfetta. “Il Vermentino come eccellenza della Sardegna è diventato veicolo di marketing territoriale, quindi di promozione della destinazione, ed è utile anche per il mondo delle imprese: perché la destinazione diventa più nota e si crea l’opportunità per le imprese produttrici di commercializzare il prodotto utilizzando i contatti che mettiamo a loro disposizione – spiega Stefano Visconti, presidente della Camera di Commercio di Sassari.
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Fonte: La Nuova Sardegna