La condizione e la qualità delle uve non sembra però essere compromessa
Il clima mite ha portato un po’ di ottimismo tra le imprese del comparto vitivinicolo siciliano. Ma mica tanto: la vendemmia parte con dieci giorni di ritardo rispetto all’annata 2022 e la produzione di uva quest’anno è decisamente in calo. Fino a qualche giorno fa la stima era di una flessione del 40% ma negli ultimi giorni le cose sono un po’ cambiate.
In meglio ovviamente: alla fine potrebbe mediamente attestarsi al 30%. In ogni caso questo 2023 è stato per le campagne, e per l’uva in particolare, terribile: condizioni climatiche estreme (dalle piogge torrenziali di maggio e giugno al caldo estremo di luglio), incendi e la presenza di attacchi fungini come la peronospora della vite. “Nonostante tutto – dicono da Assovini Sicilia, l’associazione che raggruppa un centinaio di produttori – la condizione e la qualità delle uve in Sicilia non sembra essere compromessa”.
Fonte: Il Sole 24 Ore
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