La vendemmia 2016 si preannuncia ottima secondo i primi dati qualitativi rilevati lungo la penisola, nonostante l’andamento meteo perturbato che ha determinato alcuni problemi fitosanitari. Secondo lo scenario delineato da Diego Tomasi del CREA, in generale si può delineare una riduzione della quantità di uve prodotta sul territorio nazionale e un’ottima qualità; questo grazie anche alle contenute temperature diurne e i bassi valori notturni delle ultime settimane di agosto che hanno permesso di conservare una buona frazione acida e portare a maturazione in maniera ottimale le uve. Di seguito un breve scenario per regione.
Piemonte. In linea generale la maturazione si presenta ottimale e in ritardo di qualche giorno rispetto al 2011 e 2015, ha riportato Daniele Della Valle, di Vignaioli Piemontesi. Le prospettive dal punto di vista qualitativo sono buone e per quanto riguarda la produzione si stima un +5%. Il germogliamento nella regione è stato nella norma. La fioritura è stata disturbata dalle piogge causando problemi di allegagione. Dove la difesa è stata trascurata sono segnalati problemi di peronospora.
Veneto. Per la produzione si attendono rese per i bianchi mediamente superiori del +5-7% rispetto al 2015 e per i rossi, invece, inferiori del -10-15%. In questa regione si è assistito a un andamento climatico perturbato caratterizzato dal repentino passaggio da periodi piovosi con temperature sotto la media, a periodi caldi e asciutti – ha spiegato Tomasi. Ad aprile le temperature miti hanno favorito e anticipato il germogliamento, invece nei mesi di maggio e giugno le piogge hanno ridotto l’anticipo fenologico. Luglio si è caratterizzato per il caldo e l’assenza di precipitazioni.
Trento. Sulle varietà a bacca bianca si stima un calo della produzione del -5-10% rispetto al 2015 per peso medio del grappolo inferiore dovuto a colatura e acinellatura in fioritura, oltre che per la perdita di produzione in alcune zone a causa di attacchi di peronospora. Per le cultivar a bacca nera si stima una riduzione del -10-15% per attacchi di peronospora in alcune aree.
Bolzano. Per il 2016, rispetto al 2015, è prevista una produzione più contenuta del -5-10% per i vitigni a bacca rossa e una sostanziale stabilità per i vini bianchi. Riduzione dovuta in parte a problemi fitosanitari (peronospora in particolare) durante l’annata.
Friuli Venezia Giulia. Le stime in vigneti campione nelle diverse zone regionali riportano una buona fertilità reale delle uve e un peso medio dei grappoli nella media della varietà. La resa stimata è in linea con le produzioni 201.5 per la principali varietà a eccezione di alcune varietà a bacca nera stimata in leggero calo.
Emilia-Romagna. La vendemmia 2016 si preannuncia abbondante e ottima, +3-5% rispetto al 2015 per circa 9,5 milioni di quintali – ha spiegato Giovanni Nigro del Centro ricerche produzioni vegetali. Dal punto di vista fitosanitario non ci sono stati problemi di peronospora e botrite, però va segnalata la recrudescenza del mal dell’esca.
Toscana. Un’annata particolare – ha evidenziato Paolo Storchi, CREA Viticoltura Arezzo – iniziata con ottime premesse, però le condizioni meteo hanno ridotto la produzione ma non intaccando la qualità. Si attende una riduzione della produzione di qualche punto percentuale anche a causa del vento e della grandine di giugno.
Puglia. La quantità è buona – ha sottolineato Gianvito Masi, CREA Viticoltura Turi – nonostante i problemi di germogliamento e peronospora (dove la difesa non è stata accurata) con una stima del +10% superiore rispetto alla norma. Da segnalare un +50% di superficie a Primitivo rispetto al 2011.
Sicilia. L’annata 2016 si presenta di buona qualità – ha evidenziato Michele Riccobono, Istituto regionale vini e oli della Sicilia – anche se l’andamento meteo particolare (inverno mite e piogge in germogliamento) ha creato qualche problema di peronospora. Si stimano produzioni inferiori del -10% (circa 6 milioni di quintali) rispetto al 2015.
Fonte: L’Informatore Agrario