Valoritalia scatta la fotografia di un sistema di controlli che non ha eguali nel mondo. Sono oltre 1 miliardo e 600 milioni le bottiglie controllate nel 2014. In costante crescita la certificazione Bio e Valoritalia apre anche ai prodotti agroalimentari.
Sono questi solo alcuni dei numeri emersi dal consuntivo 2014, dati che confermano il ruolo e l’importanza di Valoritalia, organismo istituzionale nato nel 2009 in risposta alla normativa europea sull’obbligo della terzietà nel sistema dei controlli per la certificazione dei vini di qualità e che, in sei anni di attività, è giunto a coprire oltre il 70% del quantitativo nazionale dei vini DOCG, DOC e IGT.
“Sono numeri importanti e in costante crescita – spiega Francesco Liantonio, Presidente di Valoritalia – che testimoniano del buon lavoro svolto da Valoritalia in collaborazione con Federdoc, Unione Italiana Vini e CSQA. Un’attività sinergica che ci ha portato a conseguire risultati davvero rilevanti, diventando, in poco più di un lustro, un fondamentale punto di riferimento per circa 180 denominazioni (DOCG e DOC) e oltre 40 IGT, con quasi 10.000 controlli ispettivi in vigneto, circa 5.000 in cantina divisi tra vinificatori e imbottigliatori e oltre 100.000 controlli documentali”.
“Nel 2014 – continua Ezio Pelissetti AD Controlli Regolamentati VALORITALIA– la produzione complessiva di Vini DOC e DOCG ha visto imbottigliati 7.558.085 ettolitri ( oltre 1 miliardo e di bottiglie ) certificati da Valoritalia, con un incremento dell’8 % rispetto al 2013. Una crescita, che dimostra come, seppure in una situazione economica di grande difficoltà il settore vitivinicolo resiste e anzi aumenta in modo significativo, in particolare nel settore delll’export.”.
Sono inoltre disponibili anche i primi dati per quanto riguarda i vini a IG sottoposti al controllo da parte di Valoritalia a partire dal 2012. Nel 2014 sono stati imbottigliati 5.007.000 ettolitri (pari a 667,6 milioni di bottiglie) contro i 5.194.000 del 2013. Un calo di 187.000 ettolitri dovuto in parte a scelte produttive e soprattutto all’utilizzo della categoria dei Vini Varietali, soprattutto spumanti, un percorso verso il quale si stanno sempre più orientando molte aziende.