I produttori agricoli di Uva da tavola di Mazzarrone IGP sono all’apice di una crisi senza precedenti
Gli stessi lamentano di essere stati sempre esclusi, da benefici e agevolazioni delle istituzioni, in occasione dei vari eventi climatici o fenomeni atmosferici che, oltre a procurare danni economici, mettono sempre a dura prova gli operatori del comparto. Ciò senza considerare la crisi di mercato e dell’inatteso incremento dei costi di gestione. Nel caso in specie l’aumento dei prezzi di combustibile, concimi, materiali e dei costi di energia. Costi che incidono notevolmente in un territorio di oltre 12 mila ettari di vitigni.
Il comparto è rafforzato dall’indotto e dalla forza lavoro che, nei vigneti impegna, oltre gli addetti alla commercializzazione, migliaia di braccianti. La sfiducia dei produttori di Uva da tavola di Mazzarrone IGP parte da lontano, ovvero dai precedenti fenomeni climatici, come la siccità, i venti sciroccali della scorsa annata agraria e le alluvioni di qualche anno fa che, sul piano economico e del sostegno alle imprese, non hanno mai ottenuto agevolazioni fiscali.
Una delusione che si traduce, per riflesso, anche sui rappresentanti delle istituzioni comunali che, tra convocazioni di Consigli straordinari e ordini del giorno vari, sono l’anello di congiunzione con Stato e Regione. Un’interrogazione, in sede di Ars, è stata presentata dal parlamentare regionale di FdI, Gaetano Galvagno:”Comprendo – dice – lo stato d’animo dei produttori e le preoccupazioni manifestate dagli amministratori locali e dal nostro coordinatore, Giovanni Bennardo avanzeremo richiesta per il riconoscimento dello stato di emergenza dei venti sciroccali e, a fronte delle alluvioni di ottobre, per indurre la Regione ad attivare misure Viticoltori di Mazzarrone di sostegno”.
Concludono il sindaco di Mazzarrone, Giovanni Spata e il presidente del Consiglio comunale, Gianni Picarella: “Nonostante le verifiche compiute dagli Ispettorati di Catania e Ragusa – dicono – le pratiche, al pari delle precedenti, si sono arenate negli uffici regionali. Un al- tro duro colpo, venti sciroccali a parte, è stato determinato dall’ultimo nubifragio”.
Fonte: La Sicilia