Tradizione, territorio ed eccellenza sono alla base del nuovo Consorzio di Tutela Patata di Bologna DOP, nato e riconosciuto dal Ministero nelle scorse settimane. Ad annunciare il grande passo nel campo agroalimentare made in BO è il presidente Alberto Zambon: “Un percorso burocratico durato quasi 16 anni che vede oggi la nascita del Consorzio di Tutela della Patata di Bologna DOP, spiega.- E’ la naturale evoluzione del riconoscimento di un prodotto del territorio che come tutte le denominazioni di origine è prima di tutto proprietà intellettuale del territorio ed espressione dell’alto luivello di aggregazione del sistema pataticolo bolognaese, che ha saputo esprimere punte di eccellenza qualitativa. Un prodotto frutto della tradizione agricola, sapienza produttiva, innovazione e impiego constante”.
Da oggi infatti il già esistente Consorzio della Patata di Bologna DOP si è trasformato in Consorzio di Tutela Patata di Bologna DOP: punto di forza e una garanzia di eccellenza e qualità. Tra le novità la partnerships con l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari. Non solo sulle confezioni delle patate raccolte nel 2017 comparirà anche un nuovo logo: due patate stilizzate che simboleggiano le due Torri. La Coldiretti: “In questo modo – afferma il presidente regionale Mauro Tonello- ora sarà più difficile avere patate importate a prezzi stracciati e spacciate per italiane con l’obiettivo di ottenere guadagni illeciti sfruttando anche il nome e la qualità del prodotto bolognese”. Ogni anno in produzione si parla di 75mila tonnellate nel Bolognese, delle quali 11mila d’origine protetta.
Fonte: Il Resto del Carlino