Che di salame si tratti non c’è dubbio, ma noni è il solito. A Varzi l’antica tradizione della norcineria ha elaborato nei secoli un prodotto unico nel suo genere. Secondo il direttore del consorzio Salame di Varzi Dop, Annibale Bigoni, le origini di questa particolare produzione, potrebbero risalire addirittura ai Longobardi. “Per arrivare ai nostri giorni spiega Bigoni – il riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta, risale al 1996 con l’iscrizione nel registro europeo delle DOP IGP. Così – conclude – il salame di Varzi ha suggellato la sua unicità che deriva: dalle materie prime usate, dalle tecniche di lavorazione e da quel plus unico e insostituibile dato dal microclima del territorio di produzione“. In pratica il Salame di Varzi non è fatto con gli scarti della lavorazione del prosciutto ma lavorando le parti più nobili del suino: è questo che lo rende davvero unico.
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