Corriere del Mezzogiorno
Meno fondi e più oneri per l’agricoltura europea. Questa la sintesi delle proposte che il Consiglio Ue sta elaborando e su cui comunque voterà il Parlamento di Bruxelles il 23 e 24 gennaio. Al momento non ci sono dati certi; invece è sicuro – come confermato mercoledì 28 novembre dal presidente della Commissione europea José Barroso – che la spesa agricola subirà una riduzione. Nel settennato 2014-2020 l’incidenza della spesa agricola sul bilancio Ue passerebbe – il condizionale, sull’entità del taglio, è d’obbligo – secondo l’ultima bozza elaborata dal presidente del consiglio Herman Van Rompuy, dal 39,2% al 33,3%. Per l’Italia si tratterebbe – chiosa Paolo De Castro, ex ministro e attuale presidente della commissione agricoltura del Parlamento europeo – di una perdita di circa 3 miliardi e mezzo: dai 42 attuali si arriverebbe a 38,5. In particolare, i «pagamenti diretti» – una delle «gambe della Pac», l’altra è quella del sostegno allo sviluppo delle campagne – passerebbero gradualmente dai 4 miliardi e 128 milioni annuali a 3 miliardi 841 milioni del 2019, cioè il 6,9% in meno.