In merito alle proposte per la revisione degli atti di base della PAC, Confagricoltura evidenzia l’importanza di estendere alcuni elementi di semplificazione burocratica anche alle aziende superiori ai dieci ettari
Negli ultimi giorni, a Bruxelles, sono state assunte alcune importanti decisioni in riferimento alla proposta di regolamento per la proroga della sospensione dei dazi sulle importazioni agroalimentari dall`Ucraina, il Parlamento europeo ha votato a favore dell`inclusione dei cereali nella lista dei prodotti sensibili, per i quali scatterà un “freno di emergenza” – in pratica, il ripristino dei dazi – al superamento di livelli prefissati che, sempre su richiesta dell`Europarlamento, dovranno includere anche i flussi in essere nel 2021.
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La Commissione europea, inoltre, ha licenziato le proposte per la revisione degli atti di base della PAC. «Una prima ed apprezzabile risposta alle questioni più urgenti per la semplificazione burocratica che abbiamo presentato», ha dichiarato il presidente della Confagricoltura, Massimiliano Giansanti. Vanno nella giusta direzione le proposte per la revisione delle norme sulla destinazione a finalità non produttive di una parte dei terreni e sulla rotazione obbligatoria delle colture, considerato che le regole attualmente in vigore limitano il potenziale produttivo e condizionano le scelte degli agricoltori nell`ottica dell`efficienza e della competitività delle imprese. «C`è ancora, però, molto lavoro da fare», ha aggiunto Giansanti: «È inaccettabile la proposta di annullare controlli e sanzioni solo per le aziende con una dimensione inferiore a dieci ettari. Se gli adempimenti burocratici risultano eccessivamente onerosi o, addirittura impraticabili, allora la semplificazione deve valere per tutte le strutture indipendentemente dalla dimensione». La Commissione ha anche annunciato la prossima presentazione di appositi provvedimenti, per migliorare la remunerazione degli agricoltori e la loro posizione all`interno della filiera agroalimentare.
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Fonte: Italia Oggi