Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana nasce nel 2014 dopo il conferimento della DOC con l’obiettivo di promuovere la qualità dei suoi vini e garantire il rispetto delle norme di produzione previste dal disciplinare, dedicandosi, inoltre, alla tutela del marchio e all’assistenza ai soci sulle normative che regolano il settore. Oggi il Consorzio conta 312 aziende associate – delle quali circa 90 vinificano le proprie uve e imbottigliano i propri vini – per un totale di oltre 5,9 milioni di bottiglie prodotte all’anno. Il Consorzio opera nell’intera provincia di Grosseto, una vasta area nel sud della Toscana che si estende dalle pendici del Monte Amiata e raggiunge la costa maremmana e l’Argentario fino all’isola del Giglio. Ai vitigni autoctoni – Ciliegiolo, Canaiolo nero, Alitante, Sangiovese, Pugnitello, Aleatico, Vermentino, Trebbiano, Ansonica, Malvasia, Grechetto -, si sono affiancate varietà internazionali come Cabernet Sauvignon, Cabernet franc, Merlot, Syrah, Viognier, Sauvignon, Chardonnay e Petìt Verdot. Lo scopo della DOP Maremma Toscana è oggi quello di affascinare e stupire gli amanti del bello e del buono di tutto il mondo, valorizzando le diversità di questo sorprendente territorio e ampliando gli orizzonti del gusto toscano attraverso la varietà e la qualità dei suoi vini.
La zona di produzione dei vini Maremma Toscana DOP si trova nella parte meridionale della Toscana e copre l’intero territorio della provincia di Grosseto, una delle più vaste d’Italia. Le dolci colline dell’interno pian piano si elevano a nord ovest verso le Colline Metallifere e a nord est verso il Monte Amiata, un vulcano ormai spento da secoli. Sulle propaggini dei Monti Volsini, a est del fiume Fiora, si trovano le colline e gli altopiani caratterizzati da suoli vulcanici e dai tipici borghi arrampicati sul tufo. La fascia costiera, con le vaste pinete e le aree di straordinaria importanza naturalistica, costituisce il completamento dell’ampio e variegato paesaggio della Maremma. È proprio in quest’ambiente estremamente articolato che, grazie al grande lavoro dei produttori locali, impegnati in una forte crescita quantitativa e qualitativa dei vini prodotti, altri importanti Gruppi e Aziende stanno dando vita a progetti vitivinicoli, riconoscendo nella Maremma un’opportunità su cui investire.
Dal luglio dello scorso anno il presidente del Consorzio è Francesco Mazzei. Con lui tracciamo un bilancio dell’attività fin qui svolta con uno sguardo ovviamente anche ai progetti futuri.
Allora Mazzei, partiamo dal bilancio del suo primo anno di mandato. È ancora presto per poter fare un bilancio, un anno è trascorso velocemente, sicuramente posso dire che ci sono molte idee, una buona partecipazione da parte delle Aziende socie e tanto entusiasmo. Per un Consorzio relativamente giovane come il nostro c’è ancora tutto da costruire, le basi che ho trovato e questo primo anno di mandato mi consentono di guardare con ottimismo al futuro. Attraverso il dialogo continuo ci siamo chiariti le idee sui temi e sugli obiettivi principali da portare avanti, d’ora in poi si inizieranno a concretizzare ancor di più le strategie; questo Consiglio d’Amministrazione penso possa dare la giusta spinta alla Denominazione.
Promozione dei vini e promozione del territorio. Un connubio sempre più stretto. Stiamo lavorando per portare l’attenzione non solo sul vino ma su un territorio che gode di caratteristiche uniche. Si vuole dare visibilità alla Maremma come brand. Un marchio che racconta una Toscana “alternativa” del vino su cui investire, valorizzandone le peculiarità. Si tratta di un progetto a lungo termine che punta anche su una sinergia strategica con gli altri Consorzi attivi sul territorio poiché ritengo che ognuno di noi rappresenti diverse sfumature di uno stesso colore. Siamo reduci da un evento – dedicato alla stampa, agli operatori del settore e ai wine lovers – che si è tenuto a Roma, in collaborazione con i Consorzi del Morellino di Scansano e del Montecucco: “mareMMMa, la Natura del vino“. La prima edizione – che ha registrato un bel successo – è stata ad Alberese a Marzo e anche questa volta abbiamo visto una grande partecipazione di pubblico nella capitale che è una piazza molto sfidante.
Che vendemmia è stata quella di quest’anno? E che riflessi avrà sulla qualità dei vini che troveremo nel bicchiere con il millesimo 2019? Ad oggi possiamo dire in sostanza che la vendemmia appena conclusa ha prodotto in tutta la Maremma Toscana una quantità interessante di uva e una qualità che, se ben gestita, potrebbe rivelarsi eccezionale. Siamo quindi molto fiduciosi.
Fonte: Maremma Magazine