Prosegue la crescita della Bresaola della Valtellina IGP che dal 2000 a oggi ha visto aumentare i consumi del 43%. Nel 2016 sono state prodotte poco meno di 12.700 tonnellate di Bresaola della Valtellina IGP, con una crescita di consumo del +3,2% rispetto all’anno scorso: oltre 42 milioni di persone la gustano abitualmente. Per valorizzarla ulteriormente, il Consorzio di tutela Bresaola della Valtellina ha realizzato Bresaola Inedita (www. bresaolainedita.it), una web app che insegna come conoscerla meglio. Consigli, falsi miti, guida all’assaggio e 40 ricette e abbinamenti approvati da un panel di esperti. Finocchio, frutta esotica e melograno tra i mix più intriganti, ma non manca il classico limone e rucola.
IL PIANO DEI CONTROLLI DELLA IGP
La valorizzazione del prodotto tipico a Denominazione di origine protetta Bresaola della Valtellina IGP passa il piano dei controlli attivato attraverso l’organismo di certificazione indipendente, riconosciuto dal Ministero delle politiche agricole, CSQA certificazioni.
Nel caso specifico il piano dei controlli attivato per la Bresaola della Valtellina IGP, prevede che per tutte le fasi del processo produttivo e per tutti gli operatori coinvolti nella filiera vengano ispezionati: ubicazione, adeguatezza strutture e impianti, identificazione e rintracciabilità. Specifici di ciascun operatore sono inoltre i controlli sotto indicati.
Stabilimenti di lavorazione: conformità qualitativa della materia prima carnea e degli ingredienti non carnei carnea, del processo e dell’etichettatura.
Laboratorio di porzionamento/affettamento/confezionamento: conformità e origine del prodotto da destinare a porzionamento/affettamento/confezionamento, conformità del processo, del prodotto e dell’etichettatura.
Il prodotto finito viene sottoposto a controllo di conformità delle caratteristiche chimico, fisiche ed organolettiche.
Fonti: Food&Beverage, Fondazione Qualivita