Dopo il settore vitivinicolo, anche il Biologico ha il suo Testo Unico. Votato alla Camera ieri dopo un iter iniziato 4 anni fa. La proposta di legge unifica due documenti e di fattop dà il via a un nuovo approccio verso il comparto: non più di nicchia ma”attività di interesse nazionale con funzione sociale” proiettata verso ottimistici orizzonti di produzione e vendita. I numeri del Bio, sebbene ridotti, sono in continua crescita: le aziende agricole del Biologico in Italia sono circa 60 mila (primo posto in Europa secondo FederBio) su un totale di oltre 756mila (Unioncamere 2016) mentre più di 8 mila imprese sono operative nella trasformazione.
La percezione rispetto al Biologico sta cambiando presso il consumatore: all’estero in Nord Europa in particolare, ma anche in Canada e negli Stati Uniti, l’Organic product viene accolto con maggiore interesse, sia esso verdura latte o vino e anche in Italia si sta diffondendo analogo consenso, spingendo gli agricoltori ad accontentare tale richiesta. Il Testo Unico “Disposizioni per lo studio e la competitività della produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico” si compone di 16 articoli e segna una svolta in ambito nazionale con elementi innovativi per la crescita del comparto.
Fonte: Italia Oggi