Dop economy asset strategico del sistema produttivo italiano
Il sistema italiano delle Indicazioni Geografiche è un modello di riferimento a livello europeo e il nuovo Regolamento rappresenta il risultato del grande lavoro svolto in sinergia fra gli operatori e i rappresentanti del settore delle DOP IGP italiane, i referenti delle istituzioni nazionali e comunitarie.
Intervista a Francesco Lollobrigida, Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Ministro Lollobrigida, quanto è importante questa Riforma per il settore delle Indicazioni Geografiche italiane?
La Dop economy è tra gli asset strategici del sistema produttivo italiano. Eccellenze che devono essere raccontate nella loro specificità, anche territoriale, e tutelate. L’approvazione della Riforma delle Indicazioni Geografiche è un risultato di primaria importanza per questo comparto. Per questo ringrazio il relatore Paolo De Castro e chi, da subito in Europa, al di là delle differenze politiche, ha vestito la maglia azzurra per difendere le produzioni di qualità e il patrimonio di ogni singolo territorio: tratti distintivi di una Nazione, la nostra, unica.
Un risultato frutto di un lavoro di squadra, quindi.
Il nuovo Regolamento rappresenta un successo del Sistema Italia che, lavorando in sinergia, ha avanzato delle proposte concrete per evitare casi di imitazione come il Prosek croato, che evoca il nostro Prosecco, tra i vini più venduti a livello mondiale, o l’aceto balsamico cipriota. Saranno anche valorizzati i Consorzi di tutela, che rappresentano il motore di sviluppo delle IG e possono essere un volano per le economie dei territori. Con 855 prodotti certificati, la nostra Nazione è prima in Europa per DOP IGP e STG. Un valore economico da difendere e far crescere. Perché l’Italia deve continuare a puntare sulla qualità, proteggendo le Indicazioni Geografiche dal mercato del falso.
Qual è la visione del Ministero legata alle Indicazioni Geografiche?
Vogliamo prediligere i prodotti del territorio per sostenere l’economia di prossimità, valorizzando la stagionalità e i cibi tipici che sono alla base della Cucina Italiana, definita tra le migliori al mondo e che abbiamo candidato a Patrimonio UNESCO. Il nostro è un modello che vogliamo esportare per garantire una buona e sana alimentazione per tutti. La difesa delle denominazioni, che descrivono una struttura complessa, rispettosa dell’ambiente e del lavoro che nasce da millenni di ricerca, è un passaggio fondamentale. L’Italia, infatti, ha giocato una partita comune per raggiungere questo obiettivo che va in sostegno del Sistema Italia. Lo abbiamo fatto, lavorando insieme agli operatori del comparto e anche con esponenti di forze politiche diverse, per proteggere la nostra Nazione.
A cura della redazione
Fonte: Consortium 2023_04