Agrisole – Il Sole 24 Ore
Nel disciplinare del Pesto Genovese Dop si legge che deve essere prodotto con olio extravergine Riviera Ligure DOP. Da qui è nata l’idea degli Olivicoltori Sestresi di produrre, a margine dell’extravergine aziendale, anche il pesto da vendere in vasetti. Questa cooperativa, sorta nel 1978 e che oggi conta circa 1.700 soci effettivi con oltre 600 ettari di oliveti, distribuiti sui terrazzamenti collinari di tutta la Riviera Ligure, in particolare tra Sestri Levante e La Spezia, ha puntato da subito sulla qualità da un lato e sulla vendita diretta dall’altro.
«Da qui l’idea di produrre qualcosa di tradizionale come il pesto – spiega il presidente degli Olivicoltori Sestresi, Nicola Gandolfo – utilizzando la materia prima fondamentale, l’olio, di nostra produzione». L’extravergine utilizzato per la realizzazione del pesto ligure (venduto in confezioni da 180 grammi) è quello Riviera Ligure DOP. «Il senso di abbinare il nostro olio Dop a un prodotto Dop del territorio – continua Gandolfo – va nella direzione della qualità dichiarata al consumatore finale che oggi sta crescendo nelle esigenze e si aspetta di trovare un valore aggiunto anche nel vasetto di pesto». Perché una cooperativa di olio si mette a produrre pesto? «Noi abbiamo due punti vendita, uno storico a Sestri Levante e uno a San Salvatore di Cogorno – dice il presidente della coop – e i visitatori ci chiedevano sempre più spesso altri prodotti, da qui l’idea di provare a proporre una linea parallela a quella dell’olio».