Il Tirreno Grosseto
Il cisternone di Seggiano mette le radici intelligenti. Al via il cantiere per il cisternone, che costituisce il terzo stralcio del Museo dell’Olio e che sarà pronto per la fine dell’anno. Si sta chiudendo, insomma, il cerchio magico con cui Seggiano si vuol lanciare e proporre come ombelico del mondo per l’olio e gli olivi. Il cisternone è una chicca in questo senso. Ideato dal Comune e dalla fondazione Le Radici di Seggiano e finanziato con il contributo Leader dedicato alla tutela e riqualificazione del patrimonio rurale e con la partecipazione della Provincia di Grosseto, il progetto prevede il recupero di un’antica cisterna e la realizzazione di un ambiente speciale per la crescita di una pianta di olivastra seggianese. I lavori si concluderanno presumibilmente entro settembre; subito dopo verrà installato l’ulivo. «Con la messa in opera del cisternone – spiega Mauro Mariotti, presidente della fondazione Le Radici di Seggiano – si concluderà la terza parte del Museo dell’Olio. Il visitatore potrà così conoscere Seggiano e le sue peculiarità attraverso un percorso unico e coinvolgente che partirà proprio dalle Radici Intelligenti. Inoltre, ciò che ci rende davvero orgogliosi, è che questa sarà la coltura nutrita in aeroponica più grande del mondo». Dopo il recupero dell’exmunicipio di Seggiano, dell’antico frantoio e l’apertura del punto vendita di filiera corta che è anche centro degustazione dell’olio Dop di olivastra seggianese, con l’avvio dei lavori per il cisternone inizia a delinearsi il profilo completo del Museo dell’Olio.
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