Viaggi del Gusto
Lo scorso novembre il prodotto simbolo di Campofilone, borgo medievale della provincia marchigiana di Fermo, è entrato di diritto nel novero degli alimenti IGP: un importante traguardo tagliato assieme alla pasta di Gragnano, entrambi espressione della migliore gastronomia nazionale. Prima hanno preso la laurea, poi addirittura l’IGP. Un curriculum di tutto rispetto per i Maccheroncini di Campofilone IGP. La tecnica di produzione è stata tramandata di generazione in generazione ed è rimasta immutata nel tempo
: il segreto sta tutto nell’essiccazione e nel taglio, per il resto servono uova e farina di grano tenero doppio zero oppusemola semola di grano duro. Nella tradizione venivano utilizzati coltelli affilatissimi per il taglio della pasta, riservati esclusivamente a questo tipo di preparazione. I gesti poi sono quasi un rituale, con piccole matesse di pasta che vengono gettate sul dorso del lungo coltello e si arrotolano con un leggero fruscio di seta mentre dita veloci pettinano quella che sembra una capigliatura bionda, stendendola su una carta bianca.