La Mozzarella di Bufala Campana DOP corre alla stessa velocità di un brand premium del settore automobilistico, generando un giro di affari di 1 miliardo e 218 milioni di euro. È quanto emerge dallo studio di Svimez sull’impatto socio-economico della filiera bufalina. Si tratta della prima analisi nel Mezzogiorno sul valore di un prodotto a denominazione di origine, realizzata per il Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana DOP e presentata ieri in conferenza stampa al Palazzo della Borsa di Milano.
In base ai dati Svimez, per ogni euro di prodotto fatturato dai soci del Consorzio di Tutela, se ne creano 2,1 nel sistema economico locale. Il fatturato delle imprese della filiera bufalina è stato pari, nel 2017, a 577 milioni di euro. Complessivamente la filiera dà lavoro a 11.200 addetti, pari all’1,5% dell’occupazione totale delle province di Caserta e Salerno, le due aree storicamente vocate alla bufala in Campania. Notevole anche il peso economico del comparto, composto da “appena” 90 aziende, che però incidono per l’1,4% sul Pil totale delle due province. Inoltre il valore aggiunto della filiera, rapportata all’industria manifatturiera delle due province, è pari al 13,4% in termini di numero di imprese.
Redditività e propensione all’export completano la fotografia di un settore in controtendenza rispetto alle difficoltà del Sud Italia: quello della Mozzarella Dop si presenta come il primo distretto agroalimentare del Mezzogiorno.
Fonte: Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana DOP