Affari&Finanza – La Repubblica
Nel 2013 gli acquisti domestici sono saliti del 7% nella GDO e di oltre il 10% presso i negozi specializzati mentre le vendite oltreconfine avanzano in USA, nord Europa e Asia. Questo ha determinato una crescita costante di produttori certificati. Se la crisi impone una spending review anche al mondo del consumo, quasi la metà degli italiani (il 45% secondo Coldiretti) non rinuncia a portare sulla sua tavola prodotti biologici. E’ il segnale che i consumatori italiani, nonostante i costi più elevati di questi prodotti rispetto a quelli convenzionali, sono sempre più attenti alla qualità
e salubrità degli alimenti che acquistano. «Dal 2008 il mercato dei prodotti biologici è in significativa e costante crescita anzitutto a livello nazionale, in evidente e significativa controtendenza rispetto alla crisi e al calo dei consumi che ha colpito l’agroalimentare in generale – conferma Paolo Carnemolla, presidente di Feberbio – Anche nel 2013 sul mercato interno gli acquisti domestici sono cresciuti più del 7% nella GDO e oltre il 10% nel canale specializzato che ancora rappresenta oltre la metà del mercato di questi prodotti in Italia». I consumatori richiedono però più biologico anche fuori dai confini europei, come dimostra la crescita dei prodotti italiani di settore nell’export: «In particolare, verso il Nord Europa, gli Usa e l’Asia, essendo l’Italia il principale produttore di biologico in Europa e all’ottavo posto a livello mondiale», puntualizza Carnemolla.