Notizia importante per il futuro dell’export dei prodotti agroalimentari a Indicazione Geografica in USA che vale 2,15 miliardi di euro
Gli Stati Uniti d’America e l’Unione Europea hanno risolto la disputa che durava da 17 anni sugli aiuti di Stato erogati rispettivamente a Boeing e Airbus e che avevano dato origine ad un guerra di Dazi che negli ultimi anni aveva pesantemente penalizzato anche l’export dell’agroalimentare di qualità europeo.
Le due parti hanno sottoscritto un accordo di cinque anni che prevede la sospensione delle tariffe aggiuntive in attesa di trovare un accordo di lungo periodo. Obiettivo è chiudere definitivamente la questione che ha danneggiato l’export di diversi settori dell’economia. Prima di questo accordo raggiunto con l’amministrazione Biden, era arrivata la sospensione dei Dazi per quattro mesi nel marzo del 2021.
Una novità di assoluto rilievo per il comparto agroalimentare e vitivinicolo italiano DOP IGP, per cui gli USA rappresentano il primo mercato di destinazione dell’export, con un valore di 2,15 miliardi di euro che rappresenta il 23% delle esportazioni complessive del comparto delle Indicazioni Geografiche italiane (Ismea-Qualivita, 2020). L’Italia è il primo fornitore di vino degli Stati Uniti, con il nostro Paese che da solo rappresenta oltre un terzo dell’import vinicolo complessivo in valore (UN Comtrade, 2021), ma gli USA sono un mercato fondamentale anche per olio di oliva, aceti balsamici, formaggi e prodotti a base di carne DOP IGP.
Fonte: Fondazione Qualivita