Qualcuno l’ha definito il «sismografo dell’appetito italiano», un sensore del buono e del bello di un settore agroalimentare che dopo anni di luci e ombre sembra avere trovato l’attesa consacrazione di locomotiva economica del Belpaese. Con una felice deriva «green» che conferma il valore economico ma anche simbolico di Tuttofood, Salone dedicato alla nutrizione che non ha avuto paura nemmeno di debuttare nei primi giorni di maggio, in concomitanza con Expo 2015, con i suoi numeri: 2800 espositori, 7mila brand rappresentati, una superficie di 180mila metri quadrati e 14 padiglioni (4 in più rispetto al 2013).
Un’evidenza: il mondo imprenditoriale sta allineandosi alla cultura bio che in questi anni si è fatta largo fra i consumatori. Ed è l’attenzione al «cibo sostenibile» la novità del Tuttofood World Food Exhibition che fino a domani trasformerà la Fiera di Milano-Rho in una gigantesca piattaforma per gli operatori di un «pianeta cibo» con l’obiettivo di assicurare all’Italia esportazioni per 33 miliardi di euro.
Fonte: QN