Luca Cracco, quale effetto ha avuto nelle vostre imprese dell’Asiago DOP la crisi del COVID-19?
“Sono stati mesi difficili, in cui abbiamo dato priorità alla tutela della salute dei nostri operatori. Molti caseifici si sono organizzati per lavorare il formaggio a turni, per avere meno persone nello stabilimento ma garantire la produzione. Questa emergenza ha colpito settori determinanti come l’Horeca e le esportazioni che sono state molto difficili. I prodotti partivano senza la certezza che arrivassero a destinazione. Nonostante questo la produzione di formaggio Asiago DOP è sempre stata costante, anzi negli ultimi mesi c’è stato addirittura un leggero aumento”.
Quali azioni pensate di mettere in atto il Consorzio per supportare le imprese nel mercato?
“Come Consorzio non ci siamo mai fermati; abbiamo scelto di spingere sul canale web, coinvolgendo blogger e giornalisti che potessero aumentare la comunicazione del prodotto, abbiamo lanciato attività e contest per premiare chi da casa cercava di creare una ricetta a base di formaggio Asiago DOP; è stata una cosa coinvolgente, con la voglia di mettersi ai fornelli usando l’Asiago DOP, sia fresco che stagionato. Ci siamo anche collegati in video con i ristoratori dell’Altopiano di Asiago, che hanno mostrato come utilizzano la DOP nelle loro ricette, con interventi molto apprezzati sulle nostre pagine social”.
Quale sarà l’attività/azione che il Consorzio pensa di mettere in atto per supportare le imprese nel mercato?
“Abbiamo deciso di concentrare gran parte del nostro budget in attività che possano essere utili ai consumatori: faremo due campagne pubblicitarie, su emittenti tv sia locali che nazionali. Una in tutto il mese di giugno, verso fine 2020. Per noi è importante avere una campagna pubblicitaria in questo periodo, perché a giugno i nostri malghesi andranno in montagna e abbiamo bisogno di supportarli nella loro produzione con una buona comunicazione”.
Quale sarà l’attività che il Consorzio pensa di mettere in atto per comunicare e informare il consumatore?
“In questo periodo abbiamo lavorato per presentare due progetti europei che se verranno approvati partiranno dal 2021, uno con il Consorzio del Vino Chianti DOP che farà da capofila per un progetto negli Stati Uniti e Canada e un altro, molto interessante, con il Prosecco DOP, rivolto ai mercati europei, mirato soprattutto al settore Horeca. Noi crediamo che tutto ripartirà nel 2021 e vogliamo essere pronti, i nostri soci stanno producendo tantissimo formaggio Asiago DOP stagionato e alla ripresa avremo un ventaglio di offerta molto più grande che in passato”.
Quale opportunità potranno cogliere le imprese in questo cambiamento?
“I nostri soci si stanno attrezzando con quelle che potranno diventare delle leve molto importanti in futuro. Tantissimi stanno usando l’e-commerce e lo stanno inserendo nei loro canali per avere un valore aggiunto di vendita. Credo che sia importante pensare a come evolverà il mercato in futuro, sempre più aziende cercheranno di fare consegne a domicilio, dobbiamo essere vicini a questo canale e farci trovare pronti per intercettare la domanda”.
Quale attività possono organizzare le imprese e il Consorzio per rilanciare anche il turismo nel territorio?
“Ripartiamo con le nostre malghe, per le quali il turismo è una voce molto importante. Fra le nostre aziende, c’è chi lavora con la GDO ma ce ne sono tante sul territorio, soprattutto sull’Altopiano di Asiago, che hanno piccoli spacci e se manca il turismo diventa difficile la vendita. Per questo cerchiamo di sostenere la ripresa del turismo”.
a cura di Elena Conti
Fonte: Consortium 2020_02