Castagna del Monte Amiata IGP: un workshop dedicato al Castanoturismo, la parola d’ordine è “diversificare” mettendo sempre più al centro gli aspetti naturali e i prodotti tipici della zona
Un percorso sensoriale fra i castagni, realizzato con materiali naturali e pensato per riscoprire il legame profondo tra uomo e montagna, bagni di benessere nel castagneto, prodotti di ecodesign con legno residuo del castagneto in un’ottica di economia circolare, castanicoltura sociale, castanea-bike, degustazioni nel castagneto e passeggiate someggiate con gli asini amiatini.
Diversificare il settore castanicolo, è lì obiettivo principale del progetto “Castaneoturismo” che è partito sull’Amiata e che è stato discusso in un workshop il 14 aprile dalle 15,30 alle 18,30 nella Sala Cred di Arcidosso.
Castaneoturismo è un’iniziativa che punta alla diversificazione e alla multifunzionalità dell’impresa castanicola della Castagna del Monte Amiata IGP evidenziandone il ruolo ambientale, naturalistico, turistico, artigianale, commerciale, sportivo e negli ultimi tempi anche sociale e del benessere, spiegano gli ideatoti.
Emblematico è il percorso di “castaneoterapia” messo a punto da una delle aziende castanicole del progetto, Mirco Fazzi. Si tratta di un breve sentiero immerso in un castagneto da frutto del Monte Amiata IGP, lungo 170 metri, progettato per offrire ai visitatori un’esperienza unica: caminnare a piedi nudi tra materiali del bosco (dalla pietra al legno, dai frutti ai profumi delle piante autoctone) per ritrovare, passo dopo passo, un contatto autentico con l’ambiente.
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Fonte: Il Tirreno