«Faremo di tutto per portare a casa il TTIP entro il 2016». Con queste parole il commissario UE al Commercio internazionale, Cecilia Mahnström, ha concluso l’ultima tornata di negoziati a luglio- la decima – tra i rappresentanti UE e USA sul progetto di accordo di libero scambio che dovrebbe azzerare i dazi e aprire un’autostrada a due corsie ai beni e servizi statunitensi in Europa e a quelli europei negli Stati Uniti. Sul tema – che scalda molto di più le proteste delle opinioni pubbliche del Nord Europa (tedeschi in testa) – è calata la pausa estiva. Ma il prossimo round di colloqui è previsto a ottobre e poi a dicembre. E a settembre Mahnström rivedrà il negoziatore americano Michael Froman a Washington.
Ma l’orizzonte 2016 è “dopodomani” e il mega-trattato, in gestazione da oltre due anni,viene definito, da molti addetti ai lavori, ancora in fase preliminare. Sulla parte di omologazione regolamentare si è a un terzo del lavoro, sono appena una decina i testi specifici “integrati” già ultimati e alcuni snodi fondamentali (dalla disciplina sugli arbitrati internazionali all’accesso agli appalti pubblici, sino al pieno riconoscimento dei prodotti DOP e IGP, che tanto sta a cuore all’Italia) non sono stati ancora ufficialmente toccati.
Fonte: Il Sole 24 Ore