Il Messaggero
A un certo punto i carabinieri del Nucleo anti sofisticazioni di Perugia si sono imbattuti in sei placidi bovini che vantavano tutti la stessa carta d’identità: possibile? E altri due, di fattezze clamorosamente diverse, che invece, dinanzi alla Asl, risultavano addirittura gemelli, sì, proprio gemelli. E tutti e otto, ovviamente, di reclamata razza chianina, la carne che tutti conosciamo e che costa tre volte una bistecca normale. Una truffa, una gigantesca truffa ai danni dei consumatori – e dello stesso made in Italy che su quel marchio punta tanto
perché partendo da quelle incongruenze, i nas dei Carabinieri ne hanno scoperti almeno cento di falsi esemplari di razza chianina. Li hanno sequestrati tutti ieri mattina all’alba – il valore è sui due milioni di euro – in un’operazione scattata in tutta la Penisola, da Avellino ad Arezzo, da Potenza a Ravenna, da Roma, da Rieti, fino a Pesaro e Verona, in 21 province e undici regioni.