Monte Amiata (SI), riconoscimenti pilota nazionali per i “polmoni” della Montagna, tra benessere e biodiversità
Si chiama Bosco Serve – il Bosco in funzione dei servizi ecosistemici e della bio diveristà – ed è un progetto pilota che ha avuto come obiettivo la sperimentazione degli standard e l`ottenimento di tre nuove certificazioni pilota per i boschi del Monte Amiata (Siena): le due certificazioni PEFC servizi eco sistemici di idoneità al benessere forestale e servizi ecosistemici per le funzioni turistico ricreative rilasciate dalla Pefc Italia e la certificazione Bio diversity Filen«) Forest già attuata per l`agricoltura ma mai sperimentata nel settore forestale a cura della Wba (la World bio diversity asso ciation).
«La faggeta amiatina – spiega il presidente del consorzio Forestale dell`Amiata, Fiorenzo Caselli – proprio per la ge- stione selvicolturale sostenibile portata avanti negli anni da parte del Consorzio Forestale dell`Amiata è un esempio a livello nazionale, lo comprovano le tre importanti nuove certificazioni rilasciateci».
Gli fa eco Giovanni Alessandri, coordinatore del progetto: «Le nuove certificazioni forestali scaturite da Bosco Serve. sono molto importanti poiché hanno una duplice ricaduta, sia dal punto di vista dell` app eal turistico, come garanzia di sostenibilità dei nostri boschi, sia fornendo punteggi maggiori all`area rispetto ad altre per i bandi del Complemento per lo sviluppo rurale della Regione Toscana e garantendo, così, la finanziabilità di molti progetti».
[…]
A collaborare in maniera sinergica sono stati diversi soggetti a partire dagli enti di certificazione coinvolti, la Pefc Italia, la Wba Project e il CSQA, lo Studio Agricis che si occupato del coordinamento delle attività con Alessandri, il dipartimento Dafne dell`università della Tuscia, Viterbo con il professor Rodolfo Picchio, e il consorzio Forestale dell`Amiata con i dottori forestali Paolo Franchi e Cristiana Contri.
Fonte: Il Tirreno