Presentato il 7 febbraio il XIV Rapporto Ismea-Qualivita, l’indagine economica annuale sul settore food&wine italiano dei prodotti certificati DOP, IGP e STG. Lo studio è realizzato da Ismea e Fondazione Qualivita per conto del Ministero delle politiche agricole, con la collaborazione di AICIG, Federdoc e Consorzi di tutela, e analizza i dati produttivi ed economici delle filiere agroalimentari e vitivinicole a livello nazionale elaborando indicatori del loro impatto economico su regioni e province italiane.
Il Veneto conta 90 prodotti DOP IGP dei comparti Food e Wine ed è la regione italiana per ritorno economico delle filiere produttive vitivinicole di qualità, con quasi 1,1 miliardo di euro di valore alla produzione del vino sfuso a cui si aggiungono 361 milioni di impatto territoriale per l’agroalimentare (quarta regione italiana).
Comparto Wine: il Veneto conta 52 prodotti vitivinicoli DOP IGP per un valore alla produzione dello sfuso che sfiora l’1,1 miliardo di euro con un contributo pari al 38% sul totale nazionale.
Comparto Food: il Veneto si conferma la seconda regione in Italia nel comparto Food DOP IGP per numero di prodotti certificati (38) e sesta per numero di operatori (4.509). Il valore alla produzione agroalimentare regionale supera i 361 milioni di euro, confermando il Veneto come quarta regione italiana per valore economico generato con un contributo pari al 6% dell’intero settore nazionale Food DOP IGP.
TREVISO – con 18 filiere del comparto Wine DOP IGP, è la prima provincia italiana per valore economico generato, con una ricaduta di 495 milioni di euro del vino sfuso pari al 17% del settore nazionale delle IG vitivinicole. La produzione che contribuisce in misura maggiore a questo primato è il Prosecco DOP (48% del valore provinciale) seguito anche dal Conegliano Valdobbiadene – Prosecco DOP (28%), Delle Venezie IGP (12%) e Veneto IGP (8%). Per il comparto Food DOP IGP, Treviso conta 18 produzioni che in termini di valore economico generano 33 milione di euro in provincia, 26esimo posto nella classifica nazionale.
VERONA – con 24 filiere del comparto Wine DOP IGP, è la seconda provincia italiana per valore economico generato, con una ricaduta di 401 milioni di euro del vino sfuso pari al 14% del settore nazionale delle IG vitivinicole. La produzione che contribuisce in misura maggiore a questo primato è l’Amarone della Valpolicella DOP (24% del valore provinciale) seguito dalle altre filiere del territorio fra cui Valpolicella Ripasso DOP (17%), Delle Venezie IGP (10%) e Valpolicella DOP, Lugana DOP e Soave DOP (9%). Per il comparto Food DOP IGP, Verona conta 15 produzioni che in termini di valore economico generano 62 milioni di euro in provincia, 18esimo posto nella classifica nazionale.
VICENZA – con 12 filiere del comparto Food DOP IGP, è la tredicesima provincia italiana per valore economico generato, con un ricaduta di 172 milioni di euro pari al 3% del settore nazionale delle IG agroalimentari. Le produzioni che contribuiscono in misura maggiore a questo primato sono il Grana Padano DOP (50% del valore provinciale) e l’Asiago DOP (46%) seguiti dalle altre filiere del territorio fra cui il Provolone Valpadana DOP e i Salamini Italiani alla Cacciatora DOP. Per il comparto Wine DOP IGP, Vicenza conta 11 produzioni che in termini di valore economico dello sfuso generano quasi 74 milioni di euro in provincia, 9 posto nella classifica nazionale e primo posto in regione.
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Fonte: Ismea Qualivita